Documentari in concorso al Bif&st 2014
I DOCUMENTARI IN CONCORSO
La selezione dei documentari che saranno presentati quest’anno in anteprima assoluta al Bif&st, presieduto da Ettore Scola e diretto da Felice Laudadio, è di grande qualità e affronta le tematiche più diverse.
La giuria è presieduta dal critico e documentarista Achille Bonito Oliva ed è composta da 30 spettatori.
Il concorso – cui ha contribuito per la preselezione il critico Maurizio Di Rienzo – si apre con il caso Ilva, affrontato in due documentari: il primo, intitolato MALDIMARE, è diretto da Matteo Bastianelli, il vincitore del concorso doc del Bif&st 2013 con il bellissimo BOSNIAN IDENTITY; l’altro è BUONGIORNO TARANTO, viaggio nella crisi e nei drammi causati dall’Ilva, raccontata da Paolo Pisanelli da più punti di vista.
‘A SCIAVECA di Paolo Boriani è il lirico monologo di un pescatore interpretato dall’attore Mimmo Borrelli (il titolo in napoletano significa “rete a strascico”).
Segreti di Stato ed emergenza locale sono i temi affrontati rispettivamente da FUOCO AMICO – La storia di Davide Cervia di Francesco Del Grosso che racconta l’inquietante vicenda dell’ex militare esperto di guerra elettronica scomparso il 12 settembre 1990 all’età di 31 anni, lasciando moglie e due figlie; e da CASA NOSTRA di Livia Parisi che segue le vicende dell’occupazione da parte di precari, impiegati, pensionati e stranieri dell’Hertz Tuscolano di Roma.
AN ANARCHIST LIFE di Ivan Bormann e Fabio Toich e LA MEMORIA DEGLI ULTIMI di Samuele Rossi sono storie di ordinari eroi del nostro passato: il primo racconta la vita dell’anarchico triestino Umberto Tommasini; il secondo è un viaggio emotivo nelle memorie di alcuni degli ultimi testimoni della guerra partigiana – sei uomini e una donna ultraottantenni – che ci consegnano un importante pezzo della nostra storia.
Si occupa di sport in modo del tutto originale HABEMUS MISTER di Tiziano Russo, divertente documentario che traccia un ardito parallelo tra le vicende di un volenteroso allenatore di calciotto di una squadra parrocchiale di periferia e i fatti susseguenti alle dimissioni di Benedetto XVI e all’elezione al soglio pontificio di Francesco I.
La Sicilia e le sue vicende politiche sono al centro di due documentari: il primo, LA LINEA DELLA PALMA di Corrado Fortuna e Gaspare Pellegrino, racconta i concitati momenti che hanno preceduto e poi seguito la rielezione a sindaco di Palermo di Leoluca Orlando nel 2013; il secondo, L’ALBERO DI GIUDA di Vito Cardaci, è l’analisi puntale dei tradimenti orditi dalla classe politica italiana ai danni della grande regione del Mediterraneo.
Di tutt’altro genere il tema affrontato da LEI E’ MIO MARITO di Annamaria Gallone e Gloria Aura Bortolini che affronta il caso del cambiamento di sesso da parte di un affermato avvocato veneto e delle reazioni della donna, sua moglie, che gli resta al fianco durante tutto il difficile percorso che lo porterà ad una nuova identità sessuale.
L’immigrazione e i drammi troppo spesso legati ai ”viaggi della speranza” sono i protagonisti di TERRA DI TRANSITO di Paolo Martino. L’odissea di un immigrato mediorientale che, approdato sulle nostre coste, cerca di ricongiungersi alla famiglia orma stabilitasi in Svezia ma che rimane bloccato in Italia a causa della normativa europea Dublino 2.
I DOCUMENTARI FUORI CONCORSO
l “fuori concorso” documentari presenta due titoli:
FIGHTING PAISANOS di Marco Curti: il ritorno in Sicilia di un gruppo di ex combattenti italo-americani sbarcati sull’isola nel 1943 inquadrati nelle truppe alleate e che per le loro origini sicule hanno dato un rilevante contributo al successo di una delle pagine più importanti della II Guerra Mondiale.
LA PREDA. SILENZIO IN NOME DI DIO di Luca Bellino e Silvia Luzi, è la coraggiosa denuncia di casi di preti pedofili in Italia.